Infiammazione della vescica natatoria

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Black_shewolf
view post Posted on 19/8/2014, 12:24




La vescica natatoria è un importante organo che riempiendosi o rilasciando aria permette al pesce di salire verso la superficie o scendere verso il fondo.

vescica_natatoria VESCICA NATATORIA


I disturbi della Vescica Natatoria, si manifestano piu' frequentemente con perdita di equilibrio e con oscillazioni natatorie.
In sostanza, il pesce non regge l'equilibrio e nuota a testa in giù, oppure ha sbalzi direzionali e non riesce a riemergere quando vuole.
In caso di infiammazione batterica i segni e sintomi possono essere piu' eclatanti: i pesciotti sembrano sospesi, quando cercano di rialzarsi dal fondo, compiono movimenti a salti, a balzi bruschi ed improvvisi, come un'auto che abbia la frizione imballata (ehmehm, spero di essermi spiegato).
Con il passare del tempo il pesce ha quindi movimenti natatori solo a salti e tende ad affondare.
Purtroppo i casi di rottura della Vescica Natatoria (pesce sul fondo) sono incurabili.

Cause dei disturbi alla Vescica Natatoria:
Nella maggior parte dei casi sono dovuti alla tossicità dell’acqua (accumulo di nitriti, di silicati, di sostanze tossiche rilasciate da resine invecchiate, da farmaci - coloranti - metalli pesanti residuati da precedenti trattamenti);
alla scarsa qualità dell’acqua (durezza e salinita' soprattutto sono le cause piu' irritanti);
ad una ferita o contusione degli organi interni (urto, attacco di altri pesci, combattimento, ma anche da manipolazioni eccessive e brusche);
ad infezioni piu' spesso batteriche. Tuttavia, non e' stato ancora isolato un batterio preciso e quindi l'agente patogeno e' tuttora sconosciuto. La malattia non è tuttavia diffusiva, quasi fosse circoscritta all'organo e non diffusa all'organismo;
a sbalzi di temperatura (raffreddamento repentino);
a patologie organiche (tumori, piu' spesso papillomi, quando sono benigni, altrimenti sono adenocarcinomi e cioe' tumori maligni che originano dall'epitelio ghiandolare o pseudoghiandolare suddetto);
altra causa e' una malformazione congenita della VN, oppure un'alterazione della sua complessa anatomia, geneticamente predeterminata;
costipazione, alimentazione inadeguata (eccessiva, troppo ricca di proteine, troppo ricca di scorie).

Come combattere i disturbi alla Vescica Natatoria:
- osservare bene il pesce nella vasca dello shop e quando il venditore lo maneggia (con cura!); quarantenarlo a casa prima di immetterlo e osservare se e' colpito o infastidito da altri pesci dopo la sua immissione nella vasca definitiva nelle prime 48 ore (forse le piu' critiche); in ogni caso osservare bene le feci e la livrea, cambi di colore, chiazze, macchie, escrescenze, anomalie branchiali, sfregamenti, accelerazione del respiro, appetito (questi su tutti, per escludere altre cause del malessere);
- testare l'acqua e correggere i valori anomali;
- cambiare resine, filtrare con carboni attivi per residui di terapie precedenti;
- testare la T° (e la validita' ed efficacia del termometro) ed aumentare di un grado l'ora per le tre ore successive (max 28-30°), meglio se in vasca di quarantena poco profonda: dovrebbe essere coperta solo la pinna dorsale, per mettere a riposo la VN; non immettere acqua di rubinetto o in ogni caso fredda! Mantenere in ogni caso la T° costante nell'acquario di comunita';
- digiuno per 24-48 ore, poi dieta adeguata riducendo le quantita' e introducendo del cibo vivo che puo' agire regolando le attivita' intestinali.
Ma cosa c'entra direte voi? Ebbene, la Vescica Natatoria e' situata proprio a contatto con l'intestino e se questo si gonfia per sovradistensione dovuta ad alimentazione errata - fino all'occlusione - l'aria resta intrappolata nella Vescica Natatoria senza che il pesce possa quindi usarla per il movimento ed i cambi direzionali ed i cambi di profondita'.
- talvolta puo' essere utile somministrare del cibo medicato con un antibiotico, per esempio Bactrim, Aureomicina, Amoxicillina.
In alcuni casi puo' essere utile e possibile mettere in vasca direttamente l'antibiotico: si puo' usare la tetraciclina a questa dose: 1 g/100l per 4 giorni consecutivi max, da rinnovare tutti i giorni
Il trattamento antibiotico e' solo l'ultima ratio e deve essere intrapreso solo a patto di avere eliminato altre cause e soprattutto di avere testato tutte le altre cose prima elencate.
 
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